I giocatori italiani, amanti del calcio, sono naturalmente appassionati della Serie A e della Serie B. Questi sanno anche che c'è una bella differenza tra lo scommettere su uno o l’altro campionato. Se non conosci quali sono le principali caratteristiche, e soprattutto le differenze tra i due, leggi quest’articolo.
Serie A e Serie B: in seconda serie non c'è un leader
Una delle principali differenze tra le due categorie è che nel campionato cadetto non c'è un leader storico. Le squadre che vincono il campionato di serie B, l'anno dopo infatti giocano nella serie maggiore. E quindi ogni anno ci sono nuove squadre che ambiscono a imporsi nella categoria per poi puntare alla promozione. In Serie A invece ci sono dei club storici, come la Juventus, il Napoli, il Milan e l'Inter che ogni anno puntano a conquistare il titolo.
Play-off e Play-Out
Nella serie cadetta ci sono poi le fasi oltre il campionato regolare, che non sono presenti in serie A. I play-out e i play-off coinvolgono diverse squadre che devono giocarsi l'ultima possibilità utile per essere promossi e per evitare la retrocessione. I play-off, ad esempio, vedono protagonisti i club che vanno dalla terza all’ottava posizionata in classifica.
Questo è un dettaglio da non sottovalutare, perché, soprattutto nelle ultime giornate, bisogna tenere conto anche di queste cose, per cercare di capire le motivazioni dei giocatori in campo. Capita, infatti, che alcune squadre al termine della stagione non abbiano più stimoli e questo si tramuta in un calo fisico e mentale.
I play-out invece coinvolgono le squadre in fondo alla classifica, in particolare la terzultima e quartultima.
Bisogna però prestare attenzione anche alle regole dei play-out e play-off. Di solito, infatti, c'è un margine di punti tra una squadra e l'altra, che se raggiunto, permette al club che si trova più in alto in classifica di accedere direttamente alla categoria successiva. Stessa cosa se parliamo della fase per evitare a retrocessione.
Falli
Il campionato di Serie B è poi notoriamente più duro e combattuto. Questo si riflette anche sul numero di falli commessi in ogni partita e quindi anche sul dato dei cartellini gialli e rossi.
In Serie B lo scorso anno si sono registrati quasi 1500 cartellini gialli e circa 100 rossi (tra espulsione per doppia ammonizione o dirette). In Serie A, il numero è inferiore (anche in virtù di meno partite) e nella stagione 2018-2019 si sono fermati a circa 1250 con 70 espulsioni. Questo è un altro spunto interessante per i giocatori più attenti e vogliosi di testare le loro abilità anche con puntate diverse dal solito.
Scommesse
Tali differenze sono essenziali anche per chi scommette su questi campionanti. Un bravo giocatore deve, infatti, conoscere bene il campionato su cui si gioca. Questo è essenziale per evitare rischi eccessivi e per puntare a ottenere delle vincite. I giocatori meno esperti sono soliti dedicare le loro attenzioni alla Serie A, che offre qualche sicurezza in più. Nella serie inferiore, soprattutto nelle prime giornate del campionato, la situazione è sempre abbastanza altalenante, e quindi bisogna attendere un po' per capire le gerarchie.
Per avere una visione più completa è sempre utile dare uno sguardo alle statistiche degli anni precedenti, per comprendere al meglio le caratteristiche del campionato. Ad esempio, se diamo uno sguardo ai dati della stagione calcistica 2018/209, analizzando il dato degli Under e Over 2,5, scopriamo alcuni dettagli interessanti.
Questo è uno spunto interessante, perché si nota che le partite sono solitamente con più goal. Questo campionato è preferibile, quindi, per chi vuole giocare sul numero di reti.
Campionati diversi
Alcuni di questi esempi dimostrano come i due principali campionati italiani siano del tutto diversi tra loro, e quindi bisogna prestargli la dovuta attenzione. Ci sono diversi elementi da dover prendere in considerazione, ma queste differenze possono essere prese in esame solo da chi dedica un po’ di tempo a una buona fase di studio e analisi prima di scommettere.
In pratica parliamo di due campionati completamente differenti tra loro, anche dal punto di vista del gioco e del tatticismo. E ognuno merita un approfondimento specifico sull'andamento complessivo del torneo, sulle squadre e sui calciatori.
Su quale campionato scommettere?
Se vi state chiedendo quale campionato sia il migliore per scommettere, allora sappiate che non esiste una risposta giusta. Dipende dalle vostre conoscenze e anche dal giorno in cui preferite giocare.
I punti in comune
Per quanto riguarda le scommesse, sappiate che ci sono anche dei punti in comune. Ad esempio entrambi i campionati hanno una grande copertura mediatica, quindi troverete sempre informazioni utili e gli ultimi aggiornamenti. Inoltre, le gare sono trasmesse in TV, solitamente con abbonamenti a pagamento. Infine avrete a disposizione tutte le possibili quote, anche per quanto riguarda le scommesse più disparate, vedi ad esempio i falli commessi da una squadra o i calci d'angolo. Anche nella versione live avrete la massima scelta disponibile.
Ricordate sempre di scommettere in centri tradizionali o siti di bookmaker autorizzati in Italia e quindi con licenza dell’AAMS o dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, così da evitare truffe. Il gioco poi è divertente solo quando è un passatempo, e sappiate che non potrà mai diventare un lavoro.
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Commenti (2)
Dzeco
Roma sei forte ed anche la migliore