Quali sono le quote più usate dai bookmaker?

Quando si parla di scommesse sportive si dà sempre molto risalto a quelli che sono gli avvenimenti che sono, ovviamente, legati alle quote.

Gli avvenimenti più accattivanti su cui scommettere sono quelli in cui abbiamo due squadre o due sportivi a pari livello e che hanno delle quote più livellate, quelli in cui il divario è più ampio e quindi anche le quote sono differenti o quelli in cui si può giocare il pareggio con quote interessanti.

Ma come fanno i bookmakers a calcolare le quote che vengono poi riportate e che si basano su dei pronostici che a volte vengono rispettati e a volte completamente capovolti.

Proviamo, oggi, a capire qualcosa in più su questo mondo del calcolo delle quote.

Partiamo dalla base

Il principio base che ci porta a capire come calcolare le quote è quello delle probabilità. E parliamo dell’inverso: se la probabilità di vittoria di uno è maggiore allora più bassa sarà la quota.

Facciamo qualche esempio: se parliamo di uno scontro tra squadre di serie A, mettiamo tra Juventus e Sampdoria, è molto più probabile che vinca la bianconeri rispetto alla seconda squadra. A questo punto anche le quote sono parecchio squilibrate sulla squadra che, sulla carta, è molto forte. Se la Juve, al contrario, dovesse giocare con l’Inter le quote saranno molto più livellate. Magari, per comprendere meglio, se nelle ultime gare delle due squadre ci sono state delle indicazioni relative all’andamento delle formazioni negli scontri diretti è possibile che ci sia una differenza per l’una o l’altra squadra ma solo di qualche punto.

Questo stesso principio può essere esteso anche al pareggio e questo ci può spiegare anche perché nelle scommesse a lungo termine proprio la quota della favorita sia, di solito, relativamente alta: questo succede perché la possibilità di vittoria è spalmata su molte più squadre. 

Come funzionano le quote?

Il significato di quota è che quest’ultima è l’indicazione del vostro guadagno potenziale. 

Quindi possiamo dire che il rating rappresenta quello che si guadagna in caso di una vittoria. E questo si deve sapere come leggerlo e si cercherà di spiegarlo al meglio. Prima di continuare con questo argomento si deve sempre tenere a mente che queste probabilità non sono le probabilità di vittoria di ogni persona che partecipa. Il favorito, infatti, sarà quello con la quota più bassa e l’outsider vincitore sarà quello che beccherà la quota più alta. 

Quindi i valori delle quote sono dei calcoli fatti dal bookmaker in maniera intelligente per arrivare a un risultato comune: fare profitto qualunque sia il risultato della partita.

Immaginiamo, ad esempio che il team A non abbia mai vinto contro il team B. Tutti i giocatori saranno molto tentati da mettere la propria scommessa sul team A. Ma se è il team A a vincere il bookmaker (cioè colui che crea la scommessa) non avrà nessun ritorno finanziario perché dovrà soldi a tutti. 

La soluzione, allora, è quella di mettere una quota molto bassa per far scommettere sul team B così che ci saranno persone tentate dallo scommettere lì. 

Questo ci porta a capire che il bookmaker ha interesse a bilanciare quelle che sono le masse monetarie ponderando su delle quote che siano accattivanti tutte. 

Quanti tipi di quote ci sono?

I tipi di quote son 3:

  • decimale
  • frazione
  • americana

Forma decimale

In Italia usiamo la forma decimale. Questo tipo di forma ci permette di conoscere quali sono le vincite in denaro in caso di vittoria moltiplicando le quote per la scommessa se si vince. 

Facciamo un esempio:

abbiamo un incontro in cui la vittoria del team A sia data a 1,23 e la vittoria del team B sia data a 3,4.

Questo significa che se si scommette 1 euro su A si vince 1,23 euro, se si scommette su B si vince 3,50 euro.

Si evince, dalle quote, che A è dato vittorioso di B. 

Forma frazione

La forma frazione è molto usata nei paesi anglosassoni. 

Facciamo un esempio: 

in un match tra A e B avremo questo tipo di quota: A a 6/4 e B a 5/2. 

In questo caso se si scommettono 4 euro su A si avranno 6 euro in caso si vinca. Se si scommettono 2 euro su B in caso di vittoria di B 5 euro saranno la vincita. 

La forma americana

Ancora una volta sarà bene imparare anche questo tipo di scommessa che si usa, di solito, negli Stati Uniti.

Questo è un sistema più complicato da capire perché non è intuitivo come le forme precedenti e implementa valori positivi e negativi prima del numero che vale come quota. 

L’esempio si basa su un valore di 100 euro che se è preceduto dal segno + significa che avrà un valore supplementare in caso di vittoria. Se 100 euro è preceduto dal segno - allora questo indica il valore di soldi che si possono scommettere vincere oltre a questa scommessa di 100 euro. 

E’ chiaro che questo ultimo esempio non sia facile da comprendere soprattutto per gli europei che sono abituati al sistema dei decimali che è, certamente, un sistema molto più intuitivo e va detto che non è poi così difficile da comprendere anche per coloro che hanno iniziato a scommettere da poco o non hanno mai scommesso. 

La cosa importante è capire che i bookmaker hanno sempre intenzione di livellare il livello di vittoria, quindi le quote non sono mai messe a caso ma sono sempre ponderate per il meglio sia per lo scommettitore che per il bookmaker stesso. 

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