Margini, commissioni, juice: cosa sono e in che modo si riflettono sulle potenziali vincite degli scommettitori?
Per capire a cosa si riferisca l’espressione “Margini di un bookmaker”, bisogna partire da una definizione secca per svilupparla in un secondo momento nella maniera più esaustiva possibile.
Per margine di un bookmaker si intende quella percentuale della quota di scommessa che il bookmaker trattiene per sé e che rappresenta la sua fonte di guadagno.
Perché i bookmakers applicano delle commissioni sulle scommesse?
A intuito si potrebbe dire che a un minore guadagno su una scommessa da parte del bookmaker corrisponda una vincita maggiore per lo scommettitore. Ciò è vero, ma capire nel dettaglio quali siano i meccanismi che sottostanno al calcolo delle commissioni, ci permette di scommettere in maniera più consapevole.
Partiamo dal presupposto che un bookmaker per sopravvivere deve necessariamente ricavare un guadagno da ogni scommessa, al di là che questa sia vincente o meno: ma perché avviene questo? Cerchiamo di riassumerlo per punti.
Bilanciare le perdite
Il bookmaker, nel momento in cui una scommessa risulta vincente, va incontro a una perdita: infatti in questo caso la somma che deve erogare allo scommettitore è nettamente superiore rispetto a quella che il giocatore ha investito puntando su un determinato evento.
Anche quando accade ciò, il bookmaker trattiene per sé un margine, ossia una piccola somma che serve in qualche modo ad evitare di andare completamente in perdita.
Cercare di attrarre quanti più scommettitori possibili
Naturalmente il bookmaker guadagna sui grandi numeri: più scommettitori riesce a catturare, maggiori sono le possibilità di guadagno. Infatti, per il calcolo delle probabilità, la maggior parte delle scommesse risulta perdente e solo alcune vincenti. Se ha tante persone che scommettono, con le quote perdenti pagherà le scommesse vincenti oltre a portare a casa il suo guadagno. Quindi va da sé che per il bookmaker la soluzione migliore sarebbe quella di ottenere un maggior numero possibile di scommesse perdenti.
Diventare leader nel settore
Come deve fare allora un bookmaker per essere considerato un leader nel settore e accaparrarsi il maggior numero di scommettitori possibili? La risposta è semplice: deve imporsi sul mercato come quello che applica le minori commissioni.
Spesso chi scommette non si sofferma più di tanto sui margini dei bookmaker, perché una variazione di pochi punti decimali può sembrare irrisoria, in realtà gli scommettitori più esperti cercheranno sempre il bookmaker con le commissioni minori, perché sanno che a commissioni più basse corrisponde una vincita maggiore.
In che modo sono calcolati i margini di un bookmaker?
Le percentuali sulle scommesse sono la maggior fonte di approvvigionamento per un bookmaker, è logico quindi che ogni margine di guadagno venga calcolato attentamente. In questo modo si hanno degli introiti sicuri che bilanciano appieno le perdite derivanti dalle scommesse vincenti.
Il calcolo delle commissioni di un bookmaker è piuttosto complicato, cercheremo quindi di dare una spiegazione semplificata cosicché il giocatore possa essere poi in grado di capire autonomamente se le quote proposte possano considerarsi accettabili per lui.
Prendiamo il caso in cui due persone decidano di scommettere 5 € a testa su un determinato evento che ha delle possibilità di riuscita del 50 %, un po’ come accade per il testa o croce, e che la vincita che si può ottenere sia di 5 €. In questa circostanza punto 5 per vincere 5. In caso lo scommettitore azzecchi i risultati, non avrà nessun guadagno perché la vincita è pari alla somma che lui ha investito, ma allo stesso tempo non c’è nessun guadagno nemmeno per il bookmaker: questa situazione è definita mercato al 100 %, in cui il margine di guadagno è pari a zero sia per chi propone che per chi accetta la scommessa.
Se il mercato fosse inferiore al 100 % la condizione si sposterebbe a favore dello scommettitore: un mercato al 90 % implicherebbe un margine del 10% a favore di chi scommette.
Nel caso contrario, ossia se il mercato è oltre il 100 %, il margine è a favore del bookmaker, e questo è quanto accade nella realtà quando si effettua una scommessa su una qualsiasi piattaforma.
I margini del bookmaker si possono calcolare con una formula matematica di facile reperibilità, ma in genere in ogni piattaforma viene esplicitato il valore delle commissioni, in quanto esso rappresenta uno specchietto per attrarre il maggior numero possibile di clienti.
Vediamo con un esempio pratico come è possibile calcolare il margine di un bookmaker e dunque poter scegliere la migliore piattaforma su cui piazzare le proprie scommesse.
La formula matematica con cui calcolare le commissioni di un bookmaker è la seguente:
(1/quota 1)*100 + (1/quota 2)*100 = x (-100)= margine del bookmaker
Facendo un esempio pratico, supponiamo che si debba scommettere sul vincitore di una partita di calcio, poniamo sia Roma-Juventus; la vittoria della Roma è data a 1,926, mentre quella della Juventus è data a 1,020, calcoliamo quindi
(1/1.926)*100 + (1/1.020*100) = 51.92 + 49.51 = 101.43 – 100 = 1,43
Il valore ottenuto corrisponde al mercato della scommessa, sottraendo a questo 100, si ottiene la commissione del bookmaker preso in esame, che si esprime sempre in percentuale.
Ricordando quanto detto precedentemente, ossia che più la percentuale sale sopra il 100% (percentuale alla quale nessuno guadagna, né il bookmaker né lo scommettitore), più la giocata è favorevole al bookmaker.
Nel caso sopracitato, il margine del bookmaker è solo dello 1,43%, una cifra piuttosto bassa, che renderebbe le scommesse su questa piattaforma molto favorevoli per coloro che stanno investendo il proprio denaro.
Perché è importante conoscere i margini di un bookmaker?
Per un giocatore è importante conoscere le quote riguardanti un singolo evento, ma è altrettanto importante sapere quali siano i margini di un bookmaker. Solo così è possibile scegliere il provider più conveniente, laddove anche le variazioni percentuali di pochi punti per lo scommettitore possono implicare una differenza di guadagno sostanziosa.
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